Sull’avvalimento della fascia di classificazione

Published 06 Agosto 2014 07:32

Il contratto di avvalimento avente ad oggetto la fascia di classificazione è valido se contiene una presa d’impegno seria e sufficientemente determinata rispetto allo scopo del contratto.

Il T.A.R. F.V.G. con la sentenza n. 425 del 2014 si è pronunciato sul ricorso proposto da una società seconda classificata avverso l’aggiudicazione disposta a favore di un R.T.I. il quale aveva fatto ricorso, onde dimostrare il possesso della fascia di classificazione richiesta dal bando di gara, ad un contratto di avvalimento. In tesi della ricorrente, detto contratto non poteva ritenersi valido in quanto in esso non sarebbero state indicate in modo determinato e specifico le risorse e i mezzi messi a disposizione della ausiliata ai fini dell’esecuzione del contratto.

I Giudici giuliani, nel respingere il ricorso, hanno confermato il loro orientamento già espresso nelle sentenze n. 120, 242 e 268 del 2013, statuendo che nel contratto di avvalimento ciò che l’ausiliaria mette a disposizione dell’ausiliata è “la sua solidità finanziaria e un’esperienza proporzionata alla prestazione da rendere”, di talchè ne deriva che il contratto è valido quando “l’impegno assunto in contratto è sufficientemente determinato rispetto allo scopo perseguito dal negozio di avvalimento”.

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