Risarcimento del danno per comportamento illecito della P.A.

Published 12 Marzo 2015 17:23

Nell’avanzare domanda di risarcimento del danno per attività illecita dell’amministrazione vanno sin dal primo atto specificate e quantificate le singole voci di danno di cui si chiede il ristoro

Il Consiglio di Stato con la sentenza n. 1185 del 2015 si è pronunciato sulla domanda avanzata da una società esclusa da una gara d’appalto di risarcimento del danno per comportamento illecito dell’amministrazione. In particolare, la ricorrente aveva in primo grado ed in appello formulato siffatta richiesta dando comprova dell’an della pretesa, ma riservandosi di determinare il quantum.

Il Consiglio di Stato ha dichiarato inammissibile la pretesa risarcitoria in quanto formulata in termini del tutto generici: ad avviso dei Giudici di Palazzo Spada, infatti, la ricorrente in primo grado non aveva fornito alcuna indicazione circa le poste di danno in concreto sofferte, essendosi limitato a rinviare genericamente alle categorie del lucro cessante, danno curriculare, perdita di chance, danno emergente e altre occasioni di lavoro perse. Avendo la ricorrente specificato tali poste di danno solo con la memoria depositata in vista dell’udienza di merito fissata davanti al Supremo Organo di Giustizia Amministrativa e, quindi, in maniera del tutto tardiva, la domanda risarcitoria è stata respinta.

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